GUIDE
1.LAVAGGIO DOPO POSA
Il lavaggio dopo posa è un una fase di fondamentale importanza per tutti gli interventi successivi e per la manutenzione.
Con il lavaggio acido dopo posa si eliminano i residui di posa e il normale sporco di cantiere come: malta, colla, pittura, sporco da cantiere di varia natura…
È bene sapere che oltre il 90% delle contestazioni in cantiere è dovuto ad un cattivo, o addirittura inesistente, lavaggio con detergente acido dopo posa, deve essere
eseguita in base alla norma UNI 11493:2013.
Per questa operazione Fila propone Deterdek, detergente disincrostante acido che non sviluppa fumi nocivi e non aggredisce le fughe. Rimuove lo sporco da cantiere –
malta, stucco, incrostazioni di varia natura.
Fila Deterdek unisce all’azione disincrostante anche una efficace azione pulente.
Fila Deterdek perché pulisce ma non aggredisce il materiale.
La pulizia di fine cantiere si esegue a completa stagionatura dello stucco nei tempi indicati nella specifica tecnica fornita dal produttore, attenendosi scrupolosamente ai
consigli di seguito riportati:
– Utilizzare Fila Deterdek diluito 1:5 (1 litro di Detredek in 5 di acqua possibilmente calda )
-Spazzare bene il pavimento quindi distribuire uniformemente la soluzione di DETERDEK diluito, utilizzando un normale spazzettone,mop-lavapavimenti (mocio) o uno straccio
ruvido per ambienti residenziali oppure frizionando con monospazzola dotata di dischi con tampone di colore verde per grandi superfici;
– Lasciare agire per qualche minuto, in funzione dell’intensità dello sporco;
– Intervenire energicamente con spugna abrasiva tipo verde oppure con spazzolone con setole in nylon o nel caso di grandi superfici con monospazzola munita di disco
verde e aspira liquidi.
– Raccogliere il residuo con stracci oppure con aspiraliquidi.
Resa: 1 litro/40 m2 – diluizione 1:5
Per rimuovere i residui di stucco epossidico consigliamo di utilizzare lo specifico detergente FILA CR10 o in alternativa FILA PS/87.
Prima di eseguire la pulizia con il FILA CR10 attendere i tempi di messa in esercizio del fugante utilizzato, attenendosi scrupolosamente ai consigli di seguito riportati:
-Stendere direttamente sulla superficie da pulire con una pennellessa, coprendo perfettamente tutti i residui di stucco
-Lasciare agire per circa 30 minuti
-Strofinare con spugna abrasiva o eventualmente spatola sui residui più consistenti. Per l’applicazione a pavimento è possibile intervenire con monospazzola utilizzando il
disco più opportuno
-Risciacquare con cura
-Nel caso di residui più tenaci ripetere l’applicazione seguendo le stesse modalità e lasciando agire più a lungo il prodotto.2.PROTEZIONE TIPO LEVIGATO
Con la protezione si:
-impermeabilizza la superficie, rendendola antimacchia
-impermeabilizza le fughe, rendendole antimacchia
-facilita la manutenzione ordinaria
La migliore protezione si realizza con Fila MP/90, un protettivo liquido antimacchia che penetra in profondità proteggendo il pavimento senza generare pellicole superficiali,
per questo motivo Fila MP/90 non altera il colore della superficie e la sua efficacia rimane inalterata per diversi anni.
-stendere puro a pavimento asciutto e pulito (almeno 4 ore dopo il lavaggio), applicarlo con pennellessa, rullo o straccio avendo cura di distribuirlo in modo omogeneo su
tutta la superficie comprese le fughe.
-a pavimento asciutto ( dopo circa 4-8 ore) togliere la parte in eccesso che si è seccata ed è rimasta in superficie, con straccio di cotone pulito e asciutto, lucidatrice o
monospazzola con disco beige.
I residui tenaci si possono rimuovere utilizzando un panno pulito imbevuto di FILA MP/90.
Resa: 1 litro/30 m2 circa3.PROTEZIONE TIPO LAPPATO
Con la protezione si:
-impermeabilizza la superficie, rendendola antisporco
-ridona lucentezza superficiale
-facilita la manutenzione ordinaria
La migliore protezione si realizza con FILA STOP DIRT, un protettivo liquido antisporco che penetra in profondità proteggendo il pavimento senza generare pellicole superficiali,
per questo motivo Fila PD15 non altera il colore della superficie e la sua efficacia rimane inalterata nel tempo e resiste agli agenti chimici.
-Stendere il prodotto puro a pavimento perfettamente asciutto e pulito (almeno 4-8 ore dopo il lavaggio), applicarlo con pennellessa o panno in microfibra avendo cura di
distribuirlo in modo omogeneo su tutta la superficie comprese le fughe.
-Massaggiare accuratamente il prodotto in fase di stesura in modo da farlo penetrare bene e di eliminare completamente i residui di prodotto dalla superficie.
-Entro 10 minuti dall’applicazione di FILA PD15 BISOGNA togliere la parte in eccesso che si eventualmente è rimasta in superficie, con un panno in microfibra di cotone
pulito e asciutto o della semplice carta tipo scottex, si consiglia l’applicazione del prodotto 2-3 mq per volta.
Resa: 1 litro/70 m2 circa4.MANUTENZIONE PER TUTTE LE SUPERFICI
Per la pulizia di tutti i giorni FilaCleaner detergente neutro a basso residuo.
Si diluisce a seconda dello sporco. Ad elevate diluizioni non necessita di risciacquo.
Non lascia, sulla superficie lavata, residui cerosi o siliconici in quanto ne è privo.
Per la sua efficace azione pulente che non rovina la superficie.
Si può usare anche con macchine lavasciuga.
Resa: 2.000 m2 con 1 litro – diluizione 1:200
Per sporchi più intensi e per togliere le macchie Fila PS/87 detergente sgrassante e smacchiatore.
Un prodotto, tante funzioni: detergente, sgrassante, decerante e smacchiatore.
Basta scegliere la diluizione giusta per ottenere l’effetto desiderato.
Fila PS/87 per la sua efficace azione pulente che non rovina la superficie.
– Diluito 1:10 in acqua, per rimuovere sporchi intensi
– Puro, lasciandolo agire per circa 20-40 minuti per rimuovere le macchie e residui di stucco epossidico5. MANUALE DI POSA, USO, PULIZIA E MANUTENZIONE
Al ricevimento del materiale, dopo aver controllato la corrispondenza tra i documenti di consegna e la merce e comunque prima della posa in opera, è importante verificare accuratamente che il tono, il calibro la scelta del materiale siano conformi. È inoltre necessario verificare che il materiale sia esente da vizi palesi (come calibro, sbeccature, problemi da taglio eccetera) poiché non potranno essere accettati reclami su materiale già posato i cui difetti fossero visibili prima dell’installazione.
Premesso che la stonalizzazione è una caratteristica propria dei prodotti ceramici, per ottenere il miglior risultato estetico possibile, posare il materiale attingendo i pezzi da più scatole, in modo da ottenere una miscelazione ottimale.
Per prodotti venati, come per le pietre naturali, si raccomanda di disporre la venatura delle mattonelle in modo da ottenere il migliore effetto estetico e cromatico.
Il committente finale dovrà assicurare, per quanto di sua pertinenza, condizioni microclimatiche e di illuminazione tali da assicurare la possibilità per il posatore di condurre le operazioni di installazione in modo affidabile, controllando pertanto i materiali e l’opera in corso di realizzazione, come prescritto in precedenza.
Si consiglia di posare a colla con l’utilizzo di collanti specifici ad elevate prestazioni. Si ricorda che, al momento della posa, il sottofondo deve essere stabile, asciutto e maturo. Comunque è necessario seguire le istruzioni dei produttori dei materiali per sottofondi e collanti specifici utilizzati. Gli adesivi cementizi devono essere applicati a temperatura ambiente, ed in genere compresa tra +5° C e + 30/35° C. I collanti più adatti alla posa dei materiali, si possono identificare sulla base della Normativa Europea attualmente in vigore EN12004. Durante la posa è necessario non segnare il materiale sulla superficie di utilizzo con matite (grafite) o pennarelli indelebili, in particolar modo sui prodotti levigati. Pur non essendo necessario bagnare le piastrelle prima della posa, nel caso il retro della piastrella si presenti molto polveroso è comunque consigliabile un rapido lavaggio in acqua pulita.
Nel periodo compreso tra la conclusione della posa e la consegna al committente finale, la piastrellatura ceramica dovrà essere mantenuta pulita e libera da cemento, sabbia, malta e da qualsiasi altro materiale che possa causare macchie e/o fenomeni di abrasione meccanica superficiale. E’ necessario proteggere la posa da danni o contaminazioni potenzialmente apportate a seguito di una prevedibile frequentazione di altri operatori quali imbianchini, elettricisti, falegnami etc. Per la posa “a correre” si raccomanda di sfalsare le piastrelle al massimo di 20 cm. Per i materiali rettificati la fuga minima prescritta è di 2 mm (questo tipo di posa consente una maggior presa del fugante sui fianchi delle lastre, un maggior assorbimento di eventuali movimenti del sottofondo ed una compensazione delle lastre). Per quelli non rettificati si prescrive una fuga di almeno 5 mm. SIMA CERAMICHE SRL non accetta contestazioni per posa di materiale rettificato con fughe inferiori ai 2mm. I prodotti in gres porcellanato pur essendo materiali molto resistenti, possono essere sagomati (per realizzazioni di top, scale …), perforati per l’installazione di impianti tecnico-sanitari, utilizzando appositi dischi diamantati ed attrezzature idonee.Letto di posa
Preparare una miscela magra con sabbia granita lavata priva di argilla; porre un leggero strato di sabbia fra il letto di posa e il supporto; stendere il letto di posa di spessore non inferiore a 2 cm. nei pavimenti interni, ed a 4 cm. nei pavimenti esterni. Spolverare la superficie con cemento quindi mettere in opera le piastrelle. Prima che il cemento di spolvero faccia presa battere le piastrelle per ottenere una buona penetrazione delle stesse. Si consiglia comunque per evitare lo spiacevole inconveniente delle efflorescenze dovute ai tipi di sabbia usati, la posa a colla su massetto cementizio già essicato.
Giunti di dilatazione
Le piastrelle posate non devono toccarsi. È necessaria una fuga di 1-2 mm. fra piastrelle e piastrelle. Per i pavimenti esterni è molto importante curare la stuccatura delle fughe per evitare per quanto possibile che l’acqua possa infiltrarsi nel sottofondo. Prevedere per i pavimenti interni giunti di dilatazione (interessanti anche il letto di posa) di almeno 25mq. e massimo di ml. 5. Per i pavimenti esterni e in località con condizioni climatiche particolarmente severe le superfici di pavimenti delimitate dai giunti elastici non dovranno essere superiori a 2-3 mq. Se il pavimento esterno sovrasta locali od aree abitabili o comunque utilizzabili, è importante predisporre un’accurata impermeabilizzazione del piano di posa; alla congiunzione del pavimento con una parete, l’impermeabilizzazione dovrà venire estesa anche a questa, per una altezza da terra almeno di 15 cm. Nel punto più basso dello strato impermeabilizzante dovrà essere previsto un deflusso dell’acqua che eventualmente riuscisse a percolare dal pavimento. Deve inoltre restare uno spazio vuoto di cm. 1-2 attorno ai pilastri, plinti ed ogni parete o punto fermo. Questo spazio va riempito con materiale permanentemente elastico.
Pendenza
I pavimenti esterni devono avere un minimo di pendenza (1%) per il rapido smaltimento delle acque di precipitazione; si dovrà fare in modo che la struttura o piano portante abbia già la pendenza prevista per il pavimento in modo da poter realizzare un letto di posa di spessore costante (4-5 cm.).
Data e condizioni di posa
Non posare le piastrelle sul supporto di cemento troppo fresco che non ha avuto il suo massimo ritiro. Si consiglia di non effettuare la posa in periodi troppo caldi (35° C) o troppo freddi (-5° C). I pavimenti esterni devono venire protetti dal vento dai raggi solari e dalla pioggia nei primi giorni dopo la posa. Evitare il transito sul pavimento per 6-7 giorni dalla posa in opera.
Tra i difetti più comuni dovuti ad un errata posa si annovera quello delle muffe o efflorescenze. Qui di seguito Vi elenchiamo alcuni consigli utili per evitare questo spiacevole inconveniente:
- Usare innanzitutto malte prive di calce.
- Usare sabbia possibilmente lavata.
- Usare collante impermeabile.
Se il materiale viene posato all’esterno in condizione di elevata umidità del sottofondo, si consiglia di frapporre tra i due massetti di cemento una guaina impermeabile (carta bituminosa o altro) al fine di evitare che l’umidità presente nel terreno possa risalire in superficie perennemente, dando luogo ai fenomeni delle efflorescenze.
I Sali che compaiono sulla superficie delle nostre piastrelle di SIMAGRES a posa avvenuta rappresentano un fenomeno del tutto naturale, per cui non deve destare alcuna preoccupazione, ed è assolutamente da escludere che sia imputabile alle piastrelle stesse.
Infatti le nostre piastrelle in GRES ROSSO, per la natura stessa dell’argilla impiegata ed essendo cotte ad elevate temperature, non possono contenere sali solubili in acqua. Questi sali invece possono essere presenti sia nella sabbia che nella calce che compongono la malta dello strato legante. Detti sali vengono sciolti dall’acqua d’impasto e trascinati in soluzione acquosa attraverso i pori della piastrella fino alla superficie della stessa, dove, al contatto con l’aria, l’acqua evapora depositando i sali sotto forma di carbonati o nitrati che rimangono così sulla superficie della piastrella formando chiazze bianche e polverulente.
Il fatto che questi sali si depositino preferibilmente in corrispondenza dei rilievi inferiori delle piastrelle (piedini) è dovuto alla differenza di spessore che rende la piastrella leggermente disomogenea alla pressatura e quindi assorbente in corrispondenza dello spessore più alto, di conseguenza sarà in questi punti che si troverà la maggior concentrazione di sali.
Questo fenomeno cessa quando il massetto è completamente asciutto, il tempo necessario può variare da qualche giorno a diversi mesi a seconda delle condizioni ambientali quali l’aerazione, la stagione più o meno secca ecc.
È consigliabile pulire perfettamente il pavimento solo quando si è ben sicuri che il sottofondo sia completamente asciutto, altrimenti si corre il rischio di dover ripetere l’operazione. Per le operazione di pulizia si può ricorrere a una soluzione acida (10% acido nitrico e 90% di acqua). Per togliere le tracce più resistenti si consiglia di usare segatura di legno bagnata con soluzione acida, facendo attenzione di togliere la segatura subito dopo l’uso e quindi lavare abbondantemente con acqua.Una volta effettuata l’ultima operazione di pulizia allo scopo di eliminare le tracce di malta e i residui della lavorazione, il pavimento è pronto all’uso.
Mentre le superfici rivestite con piastrelle smaltate non richiedono alcun ulteriore trattamento, che non sia un più accurato lavaggio con sola acqua o eventualmente con normale detergente, i pavimenti di piastrelle non smaltate, nel caso specifico il GRES ROSSO o i pavimenti in cotto, vengono usualmente sottoposti ad altre operazioni, aventi la funzione di lucidare o impermeabilizzare la superficie, esaltandone nel contempo la aromaticità e la tonalità.
Per tutte queste operazioni conviene attenersi ai consigli ed alle indicazioni del fornitore, nel ns. caso specifico, Vi diamo di seguito alcuni consigli utili, per la pulizia dopo la posa, e successivamente, per la manutenzione ordinaria della pavimentazione.-
Lavaggio con acqua e acido muriatico al 20%
Questa operazione si effettua al termine dei lavori di muratura ed imbiancatura, deve essere effettuata con cura, ed in modo uniforme su tutta la superficie. Il pavimento viene successivamente lasciato riposare per alcuni giorni fino al completo essiccamento dell’umidità. -
Trattamento con olio di lino crudo
L’applicazione viene effettuata mediante pennellatura: normalmente è sufficiente una passata, ma per prodotti più porosi può essere consigliabile ripetere l’operazione. -
Trattamento con cera
Tale operazione va effettuata almeno 4 ore dopo il trattamento con olio. -
Trattamento con gasolio e segatura
Esiste anche questo tipo di trattamento che consiste nell’imbibire una quantità sufficiente di segatura di legno con nafta e distribuirlo in modo uniforme sul pavimento, in modo che questo possa assorbire uniformemente il gasolio. Tale operazione può essere effettuata anche diverse volte, sino a completa saturazione della pavimentazione in gres rosso. Questo trattamento è molto usato in quanto economico e comporta un minor dispendio di tempo. -
Pulizia ordinaria
Viene semplicemente effettuata mediante strofinaccio o spugna inumidita in acqua o in una soluzione diluita di un detergente per piastrelle. -
Pulizia straordinaria
Viene effettuata con polvere detergente ed abrasiva su una spugna umida o mediante un detersivo multi-uso utilizzato con strofinaccio (è da evitare la paglietta in ferro o acciaio, i cui residui potrebbero portare alla formazione di macchie di ruggine) dopo il trattamento il pavimento viene abbondantemente sciacquato ed asciugato. Il detergente in polvere viene miscelato con acqua fino ad una consistenza pastosa e passato sul pavimento sul quale viene lasciato alcuni minuti prima di procedere ad una vigorosa strofinatura con spazzola seguita da lavaggio con acqua e asciugatura.
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Lavaggio con acqua e acido muriatico al 20%
1. Lavaggio iniziale
1.1 Per rimuovere efflorescenze saline, residui di cemento, sporco vario dovuto a polvere e passaggio
Prodotto: Deterdek
Resa: Deterdek diluito in acqua 1:5: 6 L per 100 m²
Attrezzatura: Monospazzola con disco verde, aspiraliquidi, spazzolone, straccio.
Procedura: Dopo aver bagnato la superficie, distribuire uniformemente la soluzione di Deterdek. Successivamente, aiutandosi con monospazzola munita di disco verde oppure spazzolone con straccio, pulire energicamente. (Quando l’operazione viene eseguita a mano con spazzolone, si raccomanda di sciacquare spesso lo straccio nella soluzione di lavaggio). Risciacquare accuratamente con acqua pura, aiutandosi eventualmente con macchina aspiraliquidi.1.2 Per rimuovere residui di stucco epossidico
Prodotto: Fila CR10
Resa: Fila CR10 puro 1 lt per 5-6 m²
Attrezzatura: Monospazzola con disco verde, aspiraliquidi, spazzolone, straccio.
Procedura: Distribuire uniformemente il detergente Fila CR10 e lasciarlo agire per circa 20-30 minuti. Successivamente, aiutandosi con monospazzola munita di disco verde oppure spazzolone con straccio, pulire energicamente. Risciacquare accuratamente con acqua pura, aiutandosi eventualmente con macchina aspiraliquidi.2. Trattamento protettivo idrorepellente per superfici esterne: effetto naturale
Consigliato su pavimenti soggetti ad agenti atmosferici (piogge, neve, ecc.) e nei casi si voglia inibire l’assorbimento d’acqua.
Prodotto: Fila ES/82
Resa: Fila ES/82 5-10 lt per 100 mq
Attrezzatura: Pennellessa, vello spandicera o altro opportuno applicatore.
Procedura: Applicare una mano di Fila ES/82 puro (idrorepellente a base solvente), con pennellessa in modo uniforme e regolare impregnando bene il materiale. Dopo 12 ore la superficie è calpestabile.3. Trattamento protettivo antimacchia idro-oleorepellente per superfici interne: effetto trasparente
Consigliato su pavimenti su cui sostino auto o a rischio di macchie di natura oleosa (barbecue, caminetti, ecc.)
Prodotto: Fila ES/82 – FILA FOB
Resa: Fila ES/82 5-10 L. per 100 m²
FilaFOB 5-10 L. per 100 m² per mano
Attrezzatura: Pennellessa, vello spandicera o altro opportuno applicatore.
Procedura: Applicare una mano di Fila ES/82 puro (idrorepellente a base solvente), con pennellessa in modo uniforme e regolare impregnando bene il materiale. Dopo 24 ore dall’applicazione stendere una mano di protettivo Fila Fob (oleorepellente a base solvente), con pennellessa in modo uniforme e regolare impregnando bene il materiale. Dopo 12 ore la superficie è calpestabile.4. Manutenzione ordinaria
Scopo della manutenzione ordinaria è di rimuovere lo sporco, cancellare segni di impronte di scarpe ecc. Si effettua regolarmente ed è essenziale usare modalità e prodotti tali da non intaccare la protezione assicurata con il trattamento iniziale. Gli interventi vanno graduati a seconda delle necessità.
- Per la manutenzione ordinaria si consiglia il lavaggio con Fila Cleaner appropriatamente diluito in acqua (circa mezzo bicchiere in 5 L d’acqua). Non è necessario il risciacquo.
- Per la manutenzione straordinaria, cioè quando si presentano macchie più ostinate, si consiglia l’uso del detergente sgrassante, smacchiatore Fila PS/87. Questo intervento richiede un successivo risciacquo.